Secondo il Piano Strategico del Turismo 2020, che mira a stimolare un nuovo sistema di ricettività, il nuovo Lighthouse Sea Hotel diventa un polo di attrazione dei flussi turistici più sensibili alla fruizione del patrimonio culturale. Come espresso nel programma di miglioramento del Faro di Murro di Porco, in accordo con il progetto "Valore Paese -FARI", il progetto fa riferimento a modelli di turismo sostenibile alternativi a quelli tradizionali, favorendo il contatto con l'ambiente naturale. Il design del Lighthouse Sea Hotel offre una relazione armoniosa con il paesaggio circostante.
Le caratteristiche del sito sono molto importanti per le strategie del progetto. La proposta è un'architettura senza facciata, un edificio che si sviluppa dal piano terra verso il basso, per preservare le condizioni iniziali di belvedere naturale sul mare.
Team:
arch. Nicola Sutto
arch. Elena Antoniolli
Tipo:
Concorso di idee
Risultato:
Finalista
LIGHTHOUSE SEA HOTEL
Il concetto principale alla base della posizione del sito dell'LSH è quello di lavorare in conformità con la topografia rocciosa e di intercettare la migliore esposizione solare. L'intento di questo progetto è quello di mimetizzarsi nel paesaggio, con il minimo impatto ambientale sull'ambiente circostante. L'edificio dialoga con questo "monumento naturale" attraverso una geometria ridotta, con una minima espressione di linea. È come un terrazzo con un percorso da guardare e dove stare per la contemplazione del paesaggio. Provenendo dalla strada, l'edificio non è visibile. La presenza scenografica del faro viene mantenuta, rimanendo così protagonista indiscusso del paesaggio e assicurando la conservazione del rapporto percettivo.
Percorsi e connessioni
La proposta coniuga la conservazione e la tutela della ricchezza botanica presente in questo Sito di Interesse Comunitario, e il suo valore paesaggistico, attraverso un percorso di arrivo che coinvolge la percezione del tempo e la conoscenza di camminare in un luogo che dovrebbe ispirare rispetto, con convinzione che questo sia un luogo che va scoperto lentamente; il disegno del percorso vuole evidenziare la bellezza del tempo scolpito nella storia geologica di queste rocce. I visitatori possono accedere all'LSH, tramite un mezzo di iniziazione, che richiede una scoperta più lenta e spettacolare nel sito. L'accessibilità diventa un pretesto per rendere possibile una narrazione di questo paesaggio, un mezzo di decompressione, che consente al turista slow di riappropriarsi del tempo, per enfatizzare la qualità sulla quantità, il viaggio più del soggiorno. L'accessibilità è un punto molto importante del progetto generale, si basa su un concetto semplice: il Lighthouse Sea Hotel è incorporato nella passerella; è quindi possibile accedere al tetto, che diventa un belvedere sul mare. Gli edifici esistenti e il nuovo LSH sono collegati tra loro dal percorso. Il sentiero in pietra lungo la costa offre un modo per rispettare il terreno più irregolare. L'obiettivo è creare una piacevole passerella naturale in questo paesaggio palinsesto.
La bellezza ammaliante del luogo suggerisce un progetto che non impone una presenza eccessiva e arrogante, bensì dialoga con la morfologia del sito. L'idea di Lighthouse Sea Hotel si basa sulla semplicità e sul silenzio. Il progetto cerca di risolvere, con sensibilità al luogo, il rapporto dialettico tra artificiale e naturale e, allo stesso tempo, propone una chiarezza funzionale e costruttiva. Questa semplicità gli conferisce la sobrietà e l'eleganza necessarie per inserirsi in un ambiente dal carattere così forte. L'edificio è secondario in quanto il paesaggio dominerà sempre. Per questo motivo il faro viene interpretato come punto di riferimento per un turismo meno lussuoso che si rivolge agli appassionati di natura, sport acquatici ed escursionismo. In questo senso il faro è un punto di partenza per scoprire le meraviglie del Plemmirio. Quindi l'LSH è un luogo semplice con servizi essenziali e un piccolo spazio per la scuola di sport acquatici e le attività di formazione. L'edificio emerge come una piattaforma rialzata, come una roccia in cui vengono praticati fori profondi per introdurre aria e luce, e che contiene le esigenze più private del programma. Il processo di composizione si basa sulla distinzione tra spazi serviti e serviti. Gli spazi principali sono definiti da un 'elemento massivo' contenente le varie strutture di servizio.