Flormart Garden Show
Riqualificazione ex stabilimento Fischer
Flormart Garden Show
Riqualificazione ex stabilimento Fischer
La curiosa morfologia dei Colli Euganei è il principale tratto distintivo di questo comprensorio montuoso. La singolare origine di queste colline, derivata da fenomeni vulcanici e la condizione climatica del territorio, hanno contribuito alla coltivazione della vite e dell’ulivo. L’ economia dei Colli Euganei è basata sopratutto sul TURISMO sportivo, termale e ENOGASTRONOMICO basato sulla produzione di vino, di olio d'oliva, del radicchio, dell’asparago, sull’allevamento delle carni bianche e sulla produzione di formaggio. Il paesaggio vitivinicolo e le eccellenze dei prodotti tipici sono i punti di forza su cui Lozzo Atestino può far leva per sfruttare il più ampio indotto economico rappresentato dal Parco Regionale dei Colli Euganei.
Team:
arch. Nicola Sutto
arch. Elena Antoniolli
Tipo:
Concorso di idee in unico grado
Risultato:
Terzo posto
La fabbrica del gusto
Per questo la proposta per la riqualificazione dell’ex fabbrica Fischer punta ad intercettare il flusso del cicloturismo e degli amanti della degustazione di vini, per proporre la CASA DEL GUSTO: un luogo in cui i visitatori possono scoprire e ritrovare le eccellenze enogastronomiche del Parco dei Colli Euganei. Non solo un punto vendita di prodotti ma un luogo dove conoscere e promuovere il paesaggio attraverso il cibo e le sue uve.
L’ex fabbrica Fischer è potenzialmente collegata al cuore di Lozzo Atestino attraverso un percorso ideale che giunge fino a Piazza delle Fratte e al Municipio. La sua posizione, quindi, è strategica per ripensare questo volume e la relazione con lo spazio pubblico urbano. Sulla base di queste premesse, il progetto trasforma l’ex fabbrica a partire anche dal suo aspetto esteriore, attraverso un ripensamento dei sui prospetti, e del suo “presentarsi” alla città. La trasformazione dell’impianto planimetrico dell’edificio e il restyling della FACCIATA, diventano occasione per rappresentare un’attività che integra l’ambiente circostante al suo interno. Il rifacimento dell’involucro e l’apertura di nuovi lucernari in copertura sono interventi fondamentali per contribuire alla ri-funzionalizzazione dell’ex impianto produttivo. La riqualificazione ha un duplice obiettivo: coniugare l’autosufficienza energetica e il rinnovamento dell’immagine dell’edificio, che attraverso l’assenza di perimetro, si integra nel paesaggio cittadino ponendosi come elemento di dialogo “ideale” tra lo spazio pubblico e i boschi del monte Lozzo. Il progetto si sviluppa come un’estensione di habitat differenti che generano il nuovo habitus aziendale: Lozzo Food Factory.
Per la riqualificazione del piazzale antistante, abbiamo considerato il SUOLO come un paesaggio. L’asfalto è scarificato per introdurre elementi di naturalità. Il pattern utilizzato permette di non definire le aree con confini precisi, bensì mantiene l’idea di un GRADIENTE, che a seconda della sua densità o rarefazione direziona i flussi e gestisce gli ambiti.
Lo spazio interno celebra la NATURA. Un viaggio esperienziale, che è anche una riflessione sul rapporto tra la vita urbana in città. La rivoluzione di questa operazione sta nel fatto che è un modello REPLICABILE e SOSTENIBILE, che può essere ESPORTABILE in realtà similari.
Nel processo di rigenerazione il paesaggio urbano è un elemento imprescindibile, sia per il contributo ecologico sia per il suo apporto sociale. Per questo il recupero del complesso industriale è l'occasione per realizzare nuove superfici e spazi verdi. L'introduzione di elementi di naturalità in un'unica composizione organica restituisce uno spazio interno, in cui la vegetazione diventa un valore aggiunto. Un edificio che "respira", vivo e attivo che ospita al suo interno un micro paesaggio.