LANS

Riqualificazione Centro Storico

ANNO

2018

LUOGO

Macerata

TIPO

Concorso di idee

STATO

1° Premio

Piazza della Libertà

In un epoca di iper-connessione, risulta difficile affrontare la questione Macerata come unicum e necessiterebbe di un’analisi più approfondita relativamente ai flussi e alle dinamiche del territorio in cui è collocata; si ribadisce pertanto la limitatezza delle soluzioni proposte al solo contesto comunale, cercando solo di ipotizzare con un margine di approssimazione non trascurabile quelle che sono problematiche di ampio spettro e complessità non attribuibile solo a una questione urbanistico-architettonica. 
1. modalità d’intervento urbanistiche, edilizie e funzionali atte a migliorare la qualità degli insediamenti
In questo senso il progetto su larga scala interviene sulle modalità di accesso al Centro Storico attraverso la riqualificazione di Corso Cavour e Corso Fratelli Cairoli reinterpretandone la funzionalità sotto forma di Boulevard. Si pongono come presupposti dell’interventi tre punti di analisi: A. l’assetto viabilistico che premia l’automobile sminuisce il valore del fronte urbano, riducendo il marciapiede a un elemento architettonico di mero passaggio; B. l’ondata migratoria che interessa anche la città di Macerata che trova forma sui mutamenti delle tipologie economiche dei viali in oggetto di intervento (negozi e ristorazione etcnica e altre tipi di attività non tradizionali)e di conseguenza con le tipologie di cittadinanza che interessano  tali zone; C. La qualità del confort e del benessere del cittadino.   

1.A l’intervento mira a riqualificare e rivalutare l’importante degli assi di accesso al Centro Storico trasformandoli in veri e propri Boulevard Urbani, capaci di garantire alla cittadinanza e alle attività che vi si affacciano una spazialità appropriata e concortevole. Per fare ciò, su corso Cavour è stata eliminata una corsi, ridistrubuendo lo spazio dei marciapiedi e facendo in modo che questi possano ospitare aiuole e filari alberati con funzione di ombreggiamento e regolazione della temperatura dell’aria nei mesi più caldi. In questo modo il marciapiede viene mutato da sistema di transito a “spazio” della città e della condivisione, favorendo l’inseirmento di attività produttive di carattere enogastronomico e ricreative in un circolo virtuoso di partecipazione alla vita cittadina anche di quelle fasce di popolazione considerate a rischio. Operazione simile verrà effettuata nella metà a valle di Corso Cairoli, inserendo nella parte a monte solamente un elemento spartitraffico arborato, dal momento che la dimensione della carreggiata non permette altri tipi di intervento senza modificare drasticamente la capacità di tenuta del traffico viabilistico.  1.B l’operazione di ridistribuzione della carreggiata stradale e della maggiorazione dello spazio destinato al marciapiede trova giustificazione altresì come risposta a questioni di tipo sociale, nella fattispecie a questioni di carattere integrativo dei cosidetti “nuovi cittadini”. Dinamiche di allontanamento dal centro storico favoriscono ghettizzazione e il rischio di isolamento e mancata integrazione da parte della popolazione immigrata. Favorire lo sviluppo di spazi pubblici attrezzati e di qualità significa anche l’impegno da parte dell’amministrazioni a favorire l’integrazione e lo sviluppo del tessuto urbanistico e sociale della città seguendo modelli contemporanei ed illuminati.  1.C da non dimenticare è sicuramente la questione del confort ambientale e della problematiche relative ai fenomeni atmosferici sempre più violenti e improvvisi. Il progetto dei nuovi viali urbani non solo garantisce un confort “estetico” attraverso l’inserimento di aiuole di erbacee perenni che seguono un ordine cromatico stagionale prestabilito, ma vuole elevarsi a “macchina idraulica”. Se la questione della scelta botanica ricade sulla praticità della quasi assenza di manutenzione, (le erbacee seguono un ciclo annuale e se non in casi estremi la loro sopravvivenza è duratura e costante) dall’altra risponde alle esigenze di fitodepurazione che un’arteria di questa portata richiede. Inoltre si è suggerita la piantumazione di specie di aerali geografici diversi, in modo che colori, odori e suggestioni siano parte non solo del territorio maceratese, ma possano stimolare anche i sensi dei nuovi cittadini, favorendo la pratica della cura del bene pubblico come “bene comune” in una sorta di giardino etnobotanico urbano. 

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