LANS

La fabbrica trasparente 
Progettazione nuova sede azienda Dott. Gallina

ANNO

2018

LUOGO

Torino

TIPO

Concorso 2 fasi

STATO

Finalista

LA FABBRICA TRASPARENTE

 i restanti corpi di fabbrica verranno rivestiti con un pannellature ad onda completamente opache e di colorazione chiara in modo da non favorire l’irraggiamento di una così vasta superficie mentre agli elementi architettonici più impattanti in alzato verrà dato il compito di rappresentare un landmark silenzioso attraverso pannellature semi riflettenti che possano dialogare con l’andamento del sole all’interno delle giornate e delle stagioni.  Tutto il sistema sarà immerso in un gioco di isole versi da immaginarsi come un vero e proprio arcipelago che rompono la ferrea geometria cartesiana della fabbrica valorizzando le geometrie pulite e i giochi di ombra dati dalla trama del materiale.  Il progetto viene plasmato dai concetti espressi dalla committenza a seguito della prima fase dove erano emerse due ragionevoli problematiche: la prima dettata dalla necessità di contenere i costi di costruzione e quindi di riutilizzare se non del tutto, almeno in gran parte l’edificio esistente; la seconda riguardante la normativa tecnica del comune di Beinasco (vedasi per esempio la questione dell’altezza massima). A partire da questo si è riflettuto su come l’idea di base del progetto, ovvero un parallelepipedo opalino sospeso potesse essere mantenuta non trascurando la caratterizzazione degli spazi lavorativi da mantenersi flessibili e ariosi; a questa esigenza si andrà a sommare il ragionamento sulle caratteristiche morfologiche del suolo che cinge il complesso uffici da considerarsi elemento fondativo del progetto.  

Si è immaginato dunque di spogliare l’attuale palazzina uffici da tutti gli elementi costruttivi non strutturali per andare in seguito a “vestire” il restante scheletro edilizio con una struttura a secco, che possa da un lato ampliare le spazialità dei solai e dall’altro adattarsi alla suddetta morfologia del suolo attorno all’edificio; una scatola nella scatola che ospitando tutta una serie di oggetti architettonici minori (sale riunione, uffici, blocchi servizi) in materiale opalino diviene una “matriosca architettonica” atta a valorizzare il gioco di trasparenze proprie del materiale protagonista del complesso: il policarbonato.  Per poter esplicitare al meglio tale concetto sarà utilizzare per livelli il layout degli spazi e le scelte estetico-funzionali-compositive che permetteranno la possibile realizzazione dell’opera reggendo ai successivi step progettuali.

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